La marcia da concerto e la marcia sinfonica

Come le tutte le altre forme musicali che avevano una funzione non legata all’intrattenimento: danza, musiche di scena e ouverture d’opera, anche la marcia militare, col tempo entra a far parte della musica da concerto. In Italia agli inizi del secolo scorso molti autori si dedicarono alla composizione di una forma derivata dalla marcia da concerto ma contenente elementi derivati dalle arie della musica operistica. Si tratta della marcia sinfonica, una composizione originale per banda nata in Italia e che si è diffusa in tutto il mondo. La struttura è quella della marcia da concerto (A-B-A e trio) ma di maggior respiro e di più ampia libertà e complessità formale.

La marcia sinfonica ha origine in Italia meridionale e anima da sempre il folklore delle città nelle feste civili e religiose. Per questo si pensa che molto probabilmente sia stata influenzata anche dal paso-doble, vista la presenza di ampie e gradevoli melodie tipiche della danza-torera spagnola.

La marcia sinfonica è una forma tipicamente italiana nata dalla tradizione bandistica. Testimonianza di questo sono i nomi dei compositori, tutti maestri direttori di bande cittadine come Davide Delle Cese   maestro della banda di Bitonto fine ‘800 o Giovanni Orsomando (1895-1988).

Agli inizi del secolo XX negli Stati Uniti d’America la marcia sinfonica italiana diviene paradigma delle marcie da concerto proprio per merito di direttori di banda d’origine italiana.

Ascoltiamo una marcia da concerto: Arsenal di Jan Van Deer Roost

Ascoltiamo due marce sinfoniche di Orsomando:

Annina
Olympica